Un viso spigoloso e particolare, sopracciglia folte e naso importante, sono i tratti che hanno trasformato Armine, modella armena, in un caso.
A lei che ha esordito nel fashion system sfilando per la maison Gucci, il popolo della rete non ha risparmiato, via social, commenti pesanti perché il suo volto, i suoi tratti non corrisponderebbero ai canoni estetici comuni sulle passerelle e negli scatti di moda.
Un caso di body shaming, a cui qualcuno ha voluto aggiungere pure altro, colpa di una fotografia scattata dalla modella a Roma, davanti all'Altare della Patria, che la vede raffigurata in una posa scherzosa con il saluto romano, in cui si è voluto leggere apologia del fascismo.
Mentre il web mormora, sputa veleno o si indigna la diretta interessata risponde pacata e dantescamente guarda e passa: “ Non posso vietare alle persone di parlare. Posso limitarmi ad ignorarle” ribadendo che “In tanti hanno paura di ciò che è differente, ma ci sono tanti modi di essere belli.Io non sono solo una faccia, ho tante cose da dire e da fare.”
Un inno alla diversità ed alla fiducia in se stessi, quello di Armine, modella discussa forse ma indiscutibile modello positivo per tante ragazze.
Commenti (0)